I nostri Periodici
Qui troverai i periodici delle ACLI Trentine. Costantemente aggiornati e disponibili in formato PDF. Segue


  Vita Cristiana
Il Vangelo fuoco che arde nonostante la cenere della storia
Lunedì 05 Settembre 2011

“È possibile vivere il Vangelo?”. Chi come me ha una certa età, avendo ormai attraversato le varie stagioni della vita ed essendo approdato all’ultima, riconosce che questa domanda ha ricevuto e continua a ricevere risposte diverse.
 Articolo di Enzo Bianchi – Jesus settembre 2011

 
Anche l'obbedienza deve essere intelligente
Venerdì 02 Settembre 2011

È normale, anzi è segno di presenza viva se anche la Chiesa risente dei movimenti che nascono e si fanno sentire nella società. Solo i conservatori imbalsamati possono gridare allo scandalo. 
Articolo di Vittorio Cristelli – Vita Trentina 4 settembre 2011

 
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 4 settembre 2011
Martedì 30 Agosto 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,15-20) 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 
Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. 
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
 Vedi commento di Enzo Bianchi

 
Quale giustizia senza perdono?
Domenica 28 Agosto 2011

Perché il perdono è un tema così decisivo nella nostra vita umana e cristiana? Perché la nostra vita conosce il male, questa contraddizione, questa negazione del bene che non possiamo rimuovere né negare. 
Articolo di Enzo Bianchi – Avvenire 27 agosto 2011

 
Ci vorrebbe il miracolo di Zaccheo
Domenica 28 Agosto 2011

Siamo tutti allertati: l'Italia è a rischio di bancarotta. Anche il ministro dell'economia Tremonti, dopo averci rassicurati per anni dicendo che i conti dello stato sono a posto e che il nostro Paese sta uscendo dalla crisi più e meglio di altri Paesi, costretto dall'Europa ad anticipare operazioni che aveva previsto per il 2013 e per il 2014, ha sfoderato l'immagine del Titanic, il transatlantico che si schiantò contro un iceberg mentre a bordo si cantata e si ballava. E ora si parla di manovra che costerà lacrime e sangue. 
Articolo Vittorio Cristelli – Vita Trentina 28 agosto 2011

 
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 28 agosto 2011
Mercoledì 24 Agosto 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (MT 16,21-27)
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Vedi Commento Enzo Bianchi

 
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 21 agosto 2011
Martedì 16 Agosto 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 16,13-20)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo. 
Vedi Commento Enzo Bianchi

 
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 14 agosto 2011
Martedì 09 Agosto 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 15,21-28) 
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 
Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 
Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. 
Vedi Commento di Enzo Bianchi

 
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 7 agosto 2011
Martedì 02 Agosto 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 14,22-33)
Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Vedi Commento di Enzo Bianchi

 
XVIII Domenica del tempo Ordinario – 31 luglio 2011
Martedì 26 Luglio 2011

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 14,13-21) 
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 
Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». 
Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. 
Vedi Commento di Enzo Bianchi

 
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